Subito sotto il faro gra
inverosimili correnti ed una presenza di flora e di fauna notevolissime,
ha inizio, non senza difficoltà, l'immersione otrantina più
misteriosa. Il fondale, dopo un primo gradone che arriva a circa -20
metri, degrada in maniera relativamente dolce fino a circa -39 metri.
Durante il tragitto sorgenti di acqua dolce creano particolari effetti
ottici. Sempre presenti cicale, gronghi e saraghi. Arrivati sul fondo
si possono trovare i residui di ben due relitti adagiati l'uno sull'altro;
uno risalente ad epoca romana e l'altro più moderno. Probabilmente
proprio questo secondo relitto tentò il salvataggio gettando
l'ancora a -21 metri. A causa delle forti correnti del Canale d'Otranto
a volte i relitti sono in parte insabbiati. |